Illusione ottica (#10): il buco nero è fermo ma si muove

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Un buco nero con un cunicolo spazio-temporale in movimento per i viaggi nel tempo?

Quest’immagine ricorda molto come gli astrofisici rappresentano uno dei fenomeni più misteriosi dell’intero Universo: il buco nero. Quella specie di risucchio gravitazionale talmente forte da catturare qualsiasi “entità” gli si avvicini un po’ troppo, persino la luce. Si ipotizza riscendo ad attraversare un buco nero e sbucando dalla estremità opposta, si possa fare un viaggio a ritroso nel tempo

Illusioni ottiche buco nero in movimento
Quello che colpisce di questa illusione ottica è che il nostro occhio riesce a percepire un movimento laddove, naturalmente, si tratta esclusivamente di immagine statica.
Perché i cerchi si muovono?

Uno dei motivi è dovuto all’effetto autocinetico, fenomeno ipotizzato per la prima volta nel 1887 dal fisiologo tedesco Aubert Hermann. L’effetto, anche se appare efficace, non è ancora stato spiegato in maniera soddisfacente.
Il fenomeno è sia di natura percettiva che illusiva e si verifica più frequentemente al buio. Se fissiamo un punto luminoso per qualche secondo abbiamo l’impressione che il punto si muova.

Per rimanere in ambito astronomico è esattamente ciò che poi si verifica essere alla base di molti avvistamenti di UFO: se si fissa per un certo tempo una debole sorgente luminosa anche molto lontana, si avrà l’impressione che tale sorgente inizia a muoversi autonomamente.

In generale l’occhio percepisce il movimento quando la proiezione sulla retina cambia di posizione, anche se in realtà è dimostrabile che il nostro cervello si avvale anche di indicazioni aggiuntive dell’ambiente, ad esempio, la percezione della profondità ed il rapporto dello stimolo con lo sfondo.
I cerchi hanno contorni in bianco e nero sui sfondo arancione e questo porta a percepire la regione a mezzaluna nera come sporgente e la regione bianca viene identificata come sfondo, dunque posteriore all’oggetto arancione.

Questo tipo di immagini attivano aree del cervello similari a quelle interessate durante il movimento oculare effettivo. Gli occhi effettuano continuamente piccoli movimenti impercettibili chiamati microsaccadi spostandosi 400-500 volte al secondo. E’ proprio questo che genera l’illusione del movimento perché se gli occhi fossero immobili, l’immagine apparirebbe all’occhio fissa.

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