Occhiali in TR90 e in Ultem: quali le differenze?

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Gli occhiali in TR90 rappresentano l’ultima frontiera del settore ottico. Molto simile per caratteristiche all’occhiale in Ultem, la scelta è questione di gusti. Cerchiamo scoprirne tutte le caratteristiche.

Il materiale di un occhiale gioca un ruolo molto importante sotto diversi punti di vista.

In primo luogo si tratta di un oggetto che va indossato sul viso e quindi deve risultare comodo ma allo stesso tempo non intrusivo per consentirci di svolgere normalmente tutte le nostre attività.

In secondo luogo è pur sempre un qualcosa che entra in contatto con la pelle e quindi deve essere sicuro evitando infezioni o reazioni allergiche.

Infine, a differenza di un accessorio moda di altra natura, pur tendendo a sporcarsi con il normale utilizzo (polvere, vapori, contatto con le mani, ecc.), non è possibile procedere a lavaggio completo. Non abbiamo mai provato con la lavatrice, ma temiamo che l’occhiale ne uscirebbe piuttosto malconcio.

Oltre ai materiali tradizionali da sempre utilizzati per la realizzazione delle montature, come i composti termoplastici (l’acetato, il nylon, il policarbonato, ecc.), le leghe metalliche (tra cui anche il titanio) e il carbonio si stanno diffondendo due materiali che rispondono in pieno alle esigenze di chi indossa l’occhiale: leggerezza, resistenza, stabilità e compatibilità con la pelle. Stiamo parlando del TR90 e dell’Ultem.

Montature in TR90

Il TR90 è una speciale composizione tra nylon e fibra di carbonio che ha il vantaggio di essere biologicamente compatibile e sicuro per il contatto diretto con la pelle, anche in uso molto prolungato. I test hanno mostrato una maggiore leggerezza rispetto i materiali convenzionali (di circa il 20%), una maggiore resistenza ad urti e trazioni, alle alte temperature e agli agenti chimici. Altra caratteristica importante è la cosiddetta memoria di forma: ciò significa che potrete piegarlo quanto volete, ma il vostro occhiale tornerà nella sua forma originale.

La leggerezza del materiale fa sì che l’occhiale non risulti pesante alle orecchie (eliminando la sensazione di fastidio che una montatura robusta può generare) e che non lasciano alcun segno sul naso. La resistenza di questo materiale fa sì che gli occhiali risentiranno meno degli urti fornendo un aiuto a mantenere l’occhiale in piena efficienza anche ai più sbadati.

Proprio grazie alla sua flessibilità e resistenza il TR90 è il materiale più sicuro per l’uso sportivo: la resistenza della montatura si trasforma in integrità strutturale, garantendo una grande sicurezza agli occhi.

Oltre alla resistenza, questo materiale rende la montatura molto più duratura con un importante effetto benefico per il portafoglio.

Pur essendo disponibile in due versioni una morbida, simile alla gomma e una dura, simile alla plastica, non dovete farvi ingannare dalle apparenze perché entrambi i tipi sono flessibili ma robusti.

Montature in Ultem

Quando nel 2015 entrammo in possesso dei primi occhiali in Ultem, ne restammo molto impressionati. Erano la grande novità del settore, estremamente flessibili e leggere. L’occhiale aveva una grande stabilità di assetto, era praticamente indeformabile e prometteva una elevata durata nel tempo. In più, la certificazione della FDA americana, garantiva resistenza al calore tra -30 e +230 gradi centigradi, atossicità e anallergicità.

L’Ultem è una resina termoplastica, leggera e flessibile in grado di resistere a qualsiasi tipo di deformazione e calore ed è stato utilizzato nel settore dell’ottica dopo un ampio utilizzo nel settore aeronautico e biomedicale. Il materiale è flessibile, leggero e comodo da indossare.

La flessibilità è davvero impressionante: nonostante sia molto leggero è anche elastico e resistente alle deformazioni: come si può vedere nel breve video dimostrativo, si può facilmente piegare la montatura per poi farla ritornare alla sua forma originale.

Le montature in Ultem, inoltre, rispettano lo standard giapponese JIS B 7285, i cui collaudi vendono effettuati con ben 20.000 cicli di apertura e chiusura della montatura. Non bisogna sottovalutare nemmeno la resistenza termica e agli agenti chimici: la prima tutela l’occhiale anche quando i più sbadati lo dimenticano in luoghi quali il cruscotto dell’auto in pieno sole, la seconda preserva la montatura dalle corrosioni dovute alle impurità che vi si depositano nel tempo e i vari tentativi di pulizia.

La stabilità di assetto è un altro aspetto importante: con l’utilizzo, l’occhiale tende a perdere i settaggi che ha impostato l’ottico al momento della consegna e un occhiale fuori assetto non è una buona notizia per i nostri occhi. L’Ultem, invece, non risente di questo problema e anche dopo molti mesi di utilizzo i vostri occhiali resteranno esattamente nella configurazione iniziale.

L’aspetto negativo di questo beneficio è che, nei rarissimi casi in cui l’occhiale non calzi adeguatamente sul vostro viso, non c’è regolazione in grado di variarne la calzata.

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Occhiali in TR90 e in Ultem: quali le differenze? scritto da Lo Staff media voto 2.2/5 - 125 voti utenti

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